INTRODUZIONE
Il paesaggio salentino è sempre stato caratterizzato da immense distese di ulivi imponenti, alcuni dei quali secolari e altri addirittura millenari.
Questi meravigliosi alberi sono divenuti nel tempo delle vere e proprie sculture naturali viventi, testimoni della cultura salentina come fossero dei monumenti storici.
Il loro tronco si presenta con una forma curva e intrecciata. Vi siete mai chiesti come mai?
Perché hanno una forma intrecciata?
Gli ulivi secolari e quelli millenari sono per la Puglia dei monumenti naturali, fondamentali per la cultura e custodi della storia e delle tradizioni della nostra terra.
Le caratteristiche principali che li rendono unici e diversi da qualunque altra specie vegetale è l’aspetto estetico: sono alberi imponenti, dalle notevoli dimensioni e dal tronco curvo e intrecciato.
A cosa è dovuta questa forma particolare?
Come tutti gli alberi, anche l’ulivo nei primi anni di vita cresce molto rapidamente e, raggiunta una certa età, inizia a rallentare.
I cambiamenti che essi fanno ogni anno sono sempre poco evidenti, ma il risultato che si ottiene dopo decenni è quello di una torsione del tronco dal basso verso l’alto e sempre nella stessa direzione, ossia in senso orario.
Dopo anni di studio ed osservazioni, alcuni esperti sono riusciti a trovare una spiegazione a questo insolito fenomeno: è il movimento di rotazione della Terra che influenza lentamente la forma del tronco degli alberi di ulivo.
Quando un albero raggiunge una certa dimensione, la sua crescita è sempre più lenta fino a diventare quasi stabile, per questa ragione è più probabile che sia in grado di percepire il lento movimento della rotazione terrestre e ad adattarsi.
Dove si trovano gli ulivi secolari più strani?
Alcuni ulivi secolari nel corso degli anni assumono forme sempre più strane: alcuni diventano delle piccole grotte, altri somigliano a degli animali o alcuni assumono addirittura sembianze umane.
Ecco 5 comuni salentini dove poter trovare gli ulivi più particolari e strani della penisola salentina.
1. “L’ultimo bacio” tra due ulivi secolari a Nardò
Forse due degli ulivi del Salento più conosciuti e più fotografati, costituiscono una scultura vegetale unica, che immortala il bacio di due alberi secolari.
Situati più precisamente a Nardò, in provincia di Lecce, i due alberi de “L’ultimo bacio” hanno assunto questa forma scolpita davvero particolare nel corso degli anni, tanto da sembrare due visi umani che si uniscono in un bacio eterno.
2. “Lu Matusalemme” a Borgagne
Tra le campagne di Borgagne, una frazione di Melendugno (Lecce), si trova l’ulivo monumentale più anziano d’Italia: “Lu Matusalemme”.
La sua notevole dimensione e i lineamenti del suo tronco lo rendono unico e spettacolare.
Si stima che questo ulivo abbia più di 3.000 anni e che sia persino più anziano del Colosseo.
3. “La Regina” a Vernole
Questo ulivo secolare ha vissuto più di 1.400 anni a Vernole, in provincia di Lecce. Nel 2012 è stato dedicato a Michelle Obama come riconoscimento per aver divulgato la dieta mediterranea in America.
Questo ulivo è stato definito un vero e proprio monumento vegetale data la sua imponenza e la sua dimensione.
4. “Il Serpente”, “La Testa” e “La Cascata” a Strudà
Pochi erano a conoscenza di questi particolari ulivi centenari: nascosti nelle campagne di Strudà, più precisamente nella zona di Visciglio (Lecce), il diametro di ognuno di essi supera i 3 metri.
Sono dei veri e propri giganti vegetali che, nel tempo, hanno assunto delle forme uniche, simili a quelle di un serpente, di una testa e di una cascata.
5. “Lu Re” di Casarano
Un altro degli ulivi più scenografici del Salento è “Lu Re”, situato in una delle campagne di Casarano (Lecce).
Anch’esso custode di più di 700 anni di storia e tradizioni, il suo nome gli è stato assegnato decenni fa per la sua forma, la sua dimensione e il suo portamento.
Si tratta, infatti, di uno degli alberi monumentali più maestoso del Salento.
Quale di questi ulivi ti è piaciuto di più? Faccelo sapere nei commenti.