Introduzione – I Frantoi Ipogei del Salento
Nascosti sotto terra, dove nessuno si immagina possano mai sorgere, sono stati costruiti dei luoghi in cui lavorare indisturbati: stiamo parlando proprio dei Frantoi Ipogei del Salento.
Scavati nella roccia, i frantoi ipogei sono anche conosciuti come “trappeti”. Questo nome fu utilizzato per la prima volta dai romani e deriva dal latino “trappetus”, che indicava proprio il macchinario che si usava per la frangitura delle olive.
Il Salento è una terra ricca di Frantoi Ipogei.
Sono luoghi magici intrisi di storia e cultura, che costituiscono una parte fondamentale dell’antica arte della produzione dell’olio d’oliva nella regione pugliese.
Il clima del Salento è sempre stato favorevole alla coltivazione di alberi di ulivo e sin dai tempi antichi, i salentini hanno imparato ad apprezzare e sfruttare il potenziale delle olive per creare un olio pregiato.
I Frantoi Ipogei nella storia del Salento
I Frantoi Ipogei del Salento sono scavati direttamente nella roccia, a diversi metri di profondità.
Ma quando furono costruiti?
Sorsero sulle rovine dei granai d’età messapica perché nel IX secolo, l’incontro con i Bizantini favorì un cambiamento, il passaggio dalla produzione del grano a quello dell’olio.
L’ambiente sotterraneo garantiva la conservazione dell’olio e assicurava una certa discrezione alla squadra di operai che, per tutta la durata del periodo di produzione, viveva nel frantoio, lavorando ininterrottamente per alcuni mesi.
Questa particolare tipologia di frantoi è unica in Italia, e il Salento è una delle poche regioni dove ancora si possono ammirare.
Perché sono nati sottoterra?
Le ragioni per cui i frantoi ipogei si trovavano nascosti nel sottosuolo erano principalmente tre:
1. LONTANO DA SGUARDI INDISCRETI
L’ambiente nascosto permetteva di lavorare indisturbati, lontani dagli occhi dei nemici. I nostri nonni e bisnonni erano molto scaramantici e operare senza che sguardi indiscreti li potessero guardare li faceva sentire più tranquilli.
2. CONSERVAZIONE DELL’OLIO
La temperatura stabile dell’ambiente sotterraneo era certamente una delle principali ragioni per cui i nostri antenati optarono per la creazione dei frantoi: garantivano un ottimo luogo in cui conservare il pregiatissimo olio.
3. UN LUOGO DOVE LAVORARE E VIVERE
I frantoi ipogei rappresentavano anche una casa per tutto il periodo di raccolta delle olive e di molitura: per dedicarsi unicamente al lavoro, molte famiglie o, a volte, solo gli operai sceglievano di trasferirsi lì e uscire solo una volta terminata la produzione di olio.
I Frantoi Ipogei del Salento: luoghi suggestivi da visitare
Visitare un frantoio Ipogeo rappresenta sicuramente un’occasione per immergersi nella storia di un luogo, un itinerario alternativo rispetto alle classiche mete.
Vogliamo quindi suggerirvi alcuni frantoi ipogei visitabili qui in Salento, che vi faranno fare un viaggio nel tempo!
- Frantoio Ipogeo dell’azienda “Olio Turi” a Martano
- Frantoio Ipogeo “Scupola” a Specchia
- Frantoi ipogei visitabili a Presicce, chiamata anche “la città degli ipogei”, per via del cospicuo numero di frantoi presenti nel suo territorio. Tra i più noti troviamo: Frantoio Ipogeo di “Mezzapesa”, Il Frantoio Ipogeo di “Montanaro”, il Frantoio Ipogeo di “Santoro”
- Frantoio Ipogeo “Caffa” a Vernole
- Frantoio di “Palazzo Granafei” a Gallipoli
- Frantoio Ipogeo in Largo Madonna delle Grazie a Carpignano Salentino
- Frantoio Ipogeo “Trappitello Del Duca” a Giurdignano
- Frantoio Ipogeo e sito archeologico (insediamento rupestre) “Massarone Macurano” ad Alessano
- Frantoio Ipogeo di Via Trieste a Tuglie
Ora che vi abbiamo suggerito alcuni dei Frantoi Ipogei del Salento più belli, potete iniziare a viaggiare indietro nel tempo, anche solo con la fantasia!